Differenziale posteriore Aston Martin DB6

Siamo specializzati nella revisione del differenziale posteriore della Aston Martin DB6.

Dall’esperienza maturata sui differenziali per le auto da corsa abbiamo trovato i punti critici del differenziale posteriore originale per l'Aston Martin DB6,  andando a maggiorare e rinforzare i punti deboli, il risultato è un differenziale in grado di sopportare maggiore potenza e coppia.

Questa rigenerazione ne aumenta notevolmente la durata offrendo la possibilità di una migliore esperienza di guida.

Siamo in grado di eseguire trattamenti antiattrito su tutti i componenti del differenziale per migliorare i consumi, ridurre la potenza dissipata in attriti ed ottenere quindi una miglior performance.

Differenziale Aston Martin DB6 1

Differenziale Aston Martin DB6 2

Differenziale Aston Martin DB6 3

Differenziale Aston Martin DB6 4

Differenziale Aston Martin DB6 5


Aston Martin DB6

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La Aston Martin DB6 è un'autovettura Gran Turismo prodotta dal 1965 al 1971 per sostituire il precedente modello DB5.

Il contesto

La nuova vettura fu presentata al Earl's Court Motor Show di Londra nel 1965 come naturale evoluzione della DB5 da cui recuperava interamente la parte frontale fino alla portiera. Parte posteriore dell'abitacolo e coda tronca erano tutte nuove.

Aston Martin DB6 rFu il primo modello di Aston Martin dotato del pianale rigido di acciaio scatolato utilizzato dalla marca britannica fino agli anni '90 e il primo prodotto nel nuovo stabilimento di Newport Pagnell. Con questa vettura il patron della Aston Martin, David Brown, dopo 18 anni, completò la trasformazione della casa inglese da piccola produttrice di auto sportive a realtà industriale vera e propria.

La vettura

La vettura era la naturale evoluzione della DB5 ma rispetto ad essa i cambiamenti furono importanti. Il passo venne allungato di diversi centimetri per poter ospitare altri 2 posti di fortuna e la coda venne totalmente ridisegnata. Nel febbraio del 1965 vennero svolti dei test in galleria del vento per valutare l'efficienza aerodinamica della DB5. Il retrotreno a causa della scarsa deportanza prodotta dalla forma della coda perdeva stabilità alle alte velocità. Per risolvere questi problemi venne prodotto il telaio più lungo dotato di coda Kamm e spoiler posteriore, ispirato alla Ferrari 250 GTO, denominato MP209. Con la nuova aerodinamica migliorata la vettura raggiungeva i 240 Km/h ed aveva una tenuta di strada complessivamente migliore.

La nuova vettura 2 più 2 posti sacrificava un po' di sportività sull'altare dell'eleganza e dell'abitabilità interna ma senza perdere il fascino e il comportamento stradale tipico di un vettura sportiva inglese. Questo modello trasformò definitivamente la serie DB da sportiva pura a Gran Turismo di classe, processo completato definitivamente dalla DBS e dalla DBS V8 negli anni a venire. Per questo motivo la casa pubblicizzava anche la comodità e la buona capacità di carico oltre alle prestazioni ragguardevoli.

Aston Martin DB6 rear.JPGLe differenze principali con la precedente DB5 sono: passo allungato per ospitare i passeggeri posteriori, linea del tetto sollevata di 2 pollici, finestrino posteriore di diverso disegno, parabrezza più alto ed inclinato, presa d'aria dedicata al radiatore dell'olio, paraurti separati e non più in un sol pezzo e modifiche alla costruzione della carrozzeria tali da abbandonare il metodo Superleggera della Touring di Milano con aumento del peso di 17,7 kg.

Anche la DB6 venne potenziata con specifiche Vantage montando 3 carburatori Weber 45DCOE doppio corpo e aumentando il rapporto di compressione da 8,9ː1 a 9,4ː1 ottenendo una potenza complessiva di 325 CV a 5750 giri/min. e prestazioni complessivamente migliorate.

Durante gli anni di produzione subì un solo aggiornamento nel 1969; in questa occasione vennero messi in comune vari particolari con la DBS che era nel frattempo entrata in produzione e che dal 1971 la sostituì nella gamma Aston Martin. La nuova MkII aveva sedili posteriori risistemati, ruote e pneumatici maggiorati con passaruota svasati per accoglierli meglio e, a richiesta, sistema d'iniezione AE Brico abbinata alla testata ad alta compressione Vantage e servosterzo.

Come per la DB5 era disponibile anche la versione spider chiamata, come da tradizione, DB6 Volante. Per il primo anno di produzione questa versione venne dotata sia della nuova coda che dello spoiler posteriore ma il telaio rimase quello a passo corto. Solo dopo un anno e 37 esemplari anche la versione Volante utilizzo il telaio a passo lungo. Uscì di produzione insieme alla DB6 dopo 140 esemplari, di cui 19 Vantage Volante e 38 MkII.

Sulla scia del successo della DB5 "Station Wagon" di David Brown venne realizzata la variante Shooting Brake battezzata "Estate" dalle carrozzerie indipendenti Harold Radford (6 o 7 esemplari) e FNL Panelcraft (3 esemplari) a partire da DB6 standard o Vantage e sfruttando il posteriore di vetture Triumph. Di questa particolare versione vennero ricavati pochissimi esemplari uno dei quali fu di proprietà del pilota Innes Ireland.

Altri proprietari celebri furono il principe Carlo d'Inghilterra, Paul McCartney, Mick Jagger, Twiggy e Peter Sellers. La DB6 era vista come un'auto molto alla moda alla fine degli anni '60.